Un matrimonio americano di Tayari Jones, BEAT, 2020

Mantenere la promessa di indissolubilità del matrimonio dipende solamente dalla volontà dei coniugi? Oppure ci sono avvenimenti che vanno al di là di questa volontà? Jones prova a rispondere a questa domanda ma lascia a ogni lettore il suo margine di riflessione.
Una storia come tante potrebbe essere il sottotitolo di questo romanzo di Tayari Jones proprio perché di storie come quella raccontata, negli Stati Uniti, ne avvengono quotidianamente. Quello che qui fa la differenza è la profondità di analisi messa in campo dalla sua autrice, che scava in profondità nei suoi personaggi per far emergere le loro emozioni più nascoste e viscerali, anche quando queste emozioni sono tutt’altro che piacevoli e pacificate.
La storia, come dicevamo, è quasi banale. Due giovani sposi afroamericani si trovano nel posto sbagliato nel momento sbagliato e Roy Othaniel Hamilton, il marito, viene accusato di uno stupro avvenuto nell’hotel dove la coppia ha pernottato. Nonostante Roy sia innocente, come troppo spesso capita in America, basta il colore della sua pelle a condannarlo. Roy si farà cinque anni di carcere da innocente, prima di riuscire a dimostrare la sua estraneità ai fatti avvenuti quel giorno.
Quando entra in prigione Roy è un uomo rispettabile, laureato, con un lavoro prestigioso, una casa e un’auto di proprietà e, soprattutto, una moglie di cui è innamoratissimo, sposata da appena un anno e mezzo.
Quando esce di prigione tutto quello che aveva costruito fino a quel momento è completamente perduto, compresa Celestial, la moglie, che non ha resistito agli anni di separazione e ha cercato di andare avanti buttandosi a capofitto nella sua carriera (Celestial costruisce opere d’arte che hanno l’aspetto di bambole) e in un nuovo amore.
Può un matrimonio sopravvivere a una distanza che non è solo fisica ma, soprattutto, all’esperienza di due mondi completamente diversi nei quali ci si ritrova a vivere?
La fedeltà coniugale può essere una condizione che non deve mai essere messa in dubbio nonostante la vita sia un processo di crescita continuo e nonostante gli sposi possano percorrere strade diverse (non necessariamente per scelta loro)?
Quello che è certo è che Roy esce di prigione con la precisa e ostinata convinzione di riprendersi Celestial, sua moglie, la sua donna. Ma si renderà presto conto che non tutto può essere preso con la forza.
Un romanzo scritto con maestria che non si ferma a raccontare la superficie delle vicende narrate ma che scava, approfondisce, lacera il velo del non detto, del non raccontato senza mai schierarsi da una parte o dall’altra ma cercando di capire le ragioni dell’uno e dell’altro.
La conclusione è nota al lettore fino dalle prime pagine ma quello che conta è il percorso lungo il quale l’autrice conduce il suo lettore.
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