Descrizione
Una nuova travolgente indagine per il commissario Mandelli e la sua squadra
In una Milano torrida e semideserta di metà agosto, una donna viene trovata annegata nel Lambro. Non è il primo caso, nelle ultime settimane altre tre donne sono morte in circostanze misteriose. Tutte sono rimaste senza identità. Due giovani poliziotte della UACV, l’Unità di Analisi del Crimine Violento, non sono convinte che si tratti di suicidi e approfittano delle vacanze del resto della squadra per mettere in piedi un’indagine in proprio. La loro solitudine dura poco, perché il commissario Mandelli, che si sta godendo gli ultimi giorni di mare in Liguria con la moglie Isa, viene richiamato in città per seguire la pista di un rapimento che lo tocca da vicino: è scomparsa quella Clara per cui tanti anni prima il suo cuore di marito fedele aveva (quasi) vacillato. l’ispettore Casalegno, in pieno idillio amoroso in montagna, non potrà sottrarsi all’obbligo morale di dare man forte al suo capo e mentore. Mentre l’inchiesta sui presunti suicidi scoperchia un baratro di orrore e prigionia, la caccia di Mandelli e Casalegno si addentra nei meandri della vecchia e nuova criminalità impegnate in una feroce lotta per il potere. Tra colpi di scena, sparatorie e piani di vendetta, le indagini si intrecciano, trascinando la squadra di Mandelli e il lettore fin nel cuore della Brianza, dove una cascina maledetta è lo scenario di vecchi fantasmi e crimini indicibili. Nella vertiginosa ricerca di verità, nessuno potrà sottrarsi alle conseguenze del Male.
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Incipit
Resta incantato a osservare la ruota che gira.
Nell’aria bollente del tramonto il fruscio dei raggi produce un sibilo soffocato, simile al ronzio di una mosca morente. La bicicletta ha terminato il suo volo oltre il ciglio della strada e ora giace, spaccata in due, sul limitare del fosso. Il manubrio rovesciato all’indietro, le manopole infilzate nella terra riarsa, il triangolo del telaio distorto, il piantone spezzato all’altezza delle pedivelle, la sella incastrata sotto una griglia per il deflusso delle acque piovane. L’uomo osserva ogni particolare dell’incidente, chiude gli occhi e si mette in ascolto. Il rombo della provinciale ricorda il rantolo di un temporale in fuga, si sentono cani abbaiare nelle vicinanze. Nel frattempo il ronzio declina in un soffio, la ruota rallenta i giri, il suono si spegne.
Soltanto allora riapre gli occhi.
Cerca con lo sguardo il corpo della donna. Lo ritrova lì, immobile, disteso accanto all’altra bicicletta. Avanza a passo deciso, la guarda dall’alto. Studia i lineamenti delicati, il viso pallido, i capelli scarmigliati e sporchi di polvere. Da un taglio sul labbro superiore sgorga un rivolo di sangue che lambisce la base del naso e scivola giù, lungo la guancia. Per un istante gli sembra di udire un motore che si avvicina, poi l’eco remota si allontana e svanisce nella calura.